martedì 30 maggio 2017



Recensione del libro “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Haddon


Ambientazione
Il racconto si svolge a Swindon, in Inghilterra, in epoca contemporanea ed è la storia di un particolare ragazzo autistico di nome Christopher Boone che, a15 anni, scopre un cane morto e vuole indagare su chi l’abbia ucciso. Da qui parte l’ avventura che lo porterà a fare delle esperienze per lui inimmaginabili.


Personaggi
Il protagonista è Christopher Boone, ha 15 anni e soffre di disturbo cognitivo, l’autismo, che non gli permette di comprendere le emozioni, i modi di dire o i comportamenti non verbali delle persone. In compenso, ha una capacità di calcolo e di lettura dei numeri che lo rende un genio dal punto di vista matematico.
A causa dell’autismo Christopehr ha difficoltà ad instaurare relazioni sociali e a stringere amicizie con i suoi coetanei. Il suo unico amico è il suo topo Toby che nutre e porta sempre con sè.

Personaggi minori sono i genitori di Christopher e l’insegnante Siobhnan.

Il padre di Christopher è calmo e paziente con lui, mentre la madre è più irascibile e, quando Christopher inizia a lamentarsi o fare i capricci, si arrabbia più facilmente. Il modo diverso di affrontare i comportamenti di Christopher porta i due genitori a litigare spesso.

Siobhan è l’insegnante che segue Christipher a scuola ed è l’unica persona con cui lui si confida: è paziente e lo ascolta quando ha bisogno, è riuscita a conquistare la sua fiducia e sa comprendere le sue esigenze.


Trama
Un giorno Chirstopher trova il cane della vicina, morto, in giardino e ne resta impressionato e, incuriosito, decide di indagare, nonostante suo padre cerchi di dissuaderlo. Christopher è ostinato e va avanti nel suo proposito, decidendo anche di scrivere un libro. Nella ricerca della verità riesce in qualche modo a superare i suoi limiti, sforzandosi di entrare in relazione con gli altri. Indagando, però, scoprirà verità non piacevoli che lo porteranno addirittura a…

Voto: **

Il libro non mi è piaciuto molto perché l’ho trovato piuttosto noioso con pochi colpi di scena e con vicende che non mi hanno intrigato molto. Nonostante questo, penso che sia un bel libro per ragazzi e lo consiglio a lettori che a libri d’azione avventurosi e del mistero preferiscono storie di vita reale.

Gabriele L.

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