Il
giorno 31 marzo è venuto nella nostra scuola lo scrittore Francesco
D’Adamo, famoso in molti paesi del mondo grazie al romanzo “Storia
di Iqbal” in cui racconta la storia vera di Iqbal Masih, un
ragazzino diventato il simbolo della lotta contro il lavoro minorile.
Iqbal infatti quando era ancora molto piccolo viene venduto dalla sua
famiglia ad un mercante di tappeti. Iqbal però tenta di fuggire. Una
volta prova anche a chiedere aiuto alla polizia, ma gli agenti lo
riportano al suo padrone in cambio di soldi. Iqbal viene poi venduto,
e così trascorre la sua vita tessendo tappeti, fino a quando
incontra un gruppo di attivisti che lottano anch’essi contro il
lavoro minorile. Loro lo aiutano a liberare gli altri bambini di quel
mercante e li portano al loro quartier generale. Lì rimangono per un
po’ di tempo e poi vengono riportati nei propri villaggi. Iqbal
però decide di rimanere, imparare a leggere e scrivere e battersi
per i diritti dei bambini. Così, molto lentamente fa diminuire il
numero dei bambini-operai, provocando una crisi dell’industria e
creandosi molti nemici potenti. Grazie alla sua attività gli viene
conferito un premio molto importante. Inclusi nel premio c’erano
15.000 dollari, che lui decide di investire nella scuola e nella
lotta contro lo sfruttamento minorile. Quando rientra al suo
villaggio però viene ucciso.
Quest’incontro
è stato molto bello, poiché ho potuto ascoltare il punto di vista
dell’autore e approfondire argomenti molto attuali come lo
sfruttamento minorile e la crisi economica. È stato anche abbastanza
emozionante, perché il libro mi era piaciuto molto e vedere l’autore
in persona mi ha fatto molto piacere. È stato divertente perché il
microfono non funzionava bene e ogni due parole bisognava tirargli
una botta.
In
poche parole è stato un'esperienza significativa perché è la prima
volta che incontro dal vivo un autore, tra l'altro di un libro che mi
è piaciuto molto.
Larry
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