mercoledì 21 dicembre 2016

VIKI CHE VOLEVA ANDARE A SCUOLA

VIKI è un ragazzino povero che viveva con i suoi nonni, sua mamma e sua sorella in Albania. Suo padre era partito per lavoro in Italia e Viki ,Mara ,sua madre, e Brunilda, sua sorella, dopo un po' di mesi decisero di raggiungerlo. Presero un gommone per viaggiare in mare e sbarcarono sulle spiagge d'Italia come clandestini. Li trovò un pescatore che gli diede da mangiare e un posto letto in modo che la mattina seguente avrebbero potuto viaggiare in treno per Milano dove avrebbero incontrato Zef, il papà di Viki, e Brunilda. Il padre li portò nella sua casa, che, con grande delusione, scoprirono che era una baracca piccolina dove c'erano anche gli zii e soprattutto la zia a incinta di un bambino che si sarebbe chiamato Aldo. Viki e Brunilda non volevano stare in Italia e volevano tornare in Albania dove avevano una vera casa.
Viki dopo un po' di giorni dovette andare a scuola, però, dato che tutti erano clandestini tranne lo zio, dovevano fare molta attenzione a non farsi fermare dalla polizia, perchè se no li avrebbero rimandati in Albania. Per Viki il primo giorno di scuola non fu molto facile, ma con il tempo imparò a parlare e a scrivere in italiano. Un giorno Zef non ritornava più a casa, perchè era stato preso dalla polizia. Al rilascio, la polizia andò di notte a prendere tutti i clandestini ma i personaggi riuscirono a nascondersi. Nacque Aldo, ma Brunilda e Viki non lo volevano perché non li faceva dormire ldi notte. Viki un giorno decise di pubblicare la sua storia sul giornale e la videro un sacco di persone importanti che diedero un lavoro alla mamma dandole il permesso di soggiorno; un'altra signora regalò loro una casa. Così, finalmente Viki ebbe la vita che avrebbe sempre voluto avere con la sua famiglia.



Questo libro è molto interessante, perché mi ha permesso di scoprire aspetti del mondo di cui non ero a conoscenza.
A questo libro io gli do **** stelle.
Ve lo consiglio!

SOFYCASSA12

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